Cava dè Tirreni, 27 novembre 2019
PER GLI AMERICANI E’ IL GIORNO DOPO IL THANKSGIVING
PER NOI E’ UNA COPIA AMERICANA
LO TRADUCIAMO: IL BLACK FRIDAY E’ IL VENERDI’ NERO
( Niente superstizione? Noooo, mai se si tratta di incassare. E poi, non è un giorno infausto…)
Cominciamo dall’inizio, dal Thanksgiving, che in America è il giorno del ringraziamento, festa annuale che i padri pellegrini, i pionieri, i primi uomini che colonizzarono l’America, vollero dedicare con offerte di cibo per dire grazie ai nativi che li accolsero, non senza mugugni e malintesi, ovviamente, e che insegnarono loro i segreti del raccolto in quelle terre inospitali e sconosciute perchè potessero sopravvivere. E’ diventata Festa Nazionale che cade ogni anno il quarto giovedì del mese di novembre. Domani, giovedì 28 novembre 2019, in America è la Festa del Thanksgiving.
E IL GIORNO DOPO?
E’ UN VENERDI’!
Un venerdì che può servire da ponte di fine settimana. E allora quale migliore occasione per i venditori, di dare simbolicamente avvio alle vendite di stagione offrendo sconti particolari?
OTTIMA OPERAZIONE DI MARKETING!
SI CHIAMERA’ BLACK FRIDAY.
Si chiama Black Friday, venerdì nero. Ma solo per significare il nero dell’inchiostro delle scritture contabili, delle battute di cassa delle vendite che in questa giornata ci si augura siano strepitose. E infatti è un giorno di grande movimento per le strade delle città del lusso, e in tutti i centri commerciali. Non vedrete un paio di tacchi senza almeno due grandi shopper colme di acquisti per le strade di N.Y. E solo in quella giornata, “solo in quella giornata”, ogni negoziante aveva, adesso non so, l’oggetto del desiderio a un prezzo particolarmente ribassato. A volte solo “una” borsa, non tutte le borse, a un prezzo ancora più scontato. Adesso non so se anche loro si sono arresi al caos che regna ovunque nel mondo e non solo in campo economico. E comunque per noi italiani il
BLACK FRIDAY E’ LA COPIA DELL’INIZIATIVA AMERICANA.
LA BRUTTA COPIA.
Ne è la brutta copia perchè non siamo affidabili. Perchè come per i saldi, offriamo sconti non veri col trucco di prezzi maggiorati e poi scontati, applicati su oggetti vecchi, capi invendibili, e lo pratichiamo non solo in quella giornata, il black friday nostrano vuole essere un giorno per cercare di vendere un po di più ai soliti prezzi ribassati perchè la crisi è crisi e tutti ci arrangiamo come possiamo. Lo abbiamo trasformato in un giorno qualunque per vendere ai soliti ignari che credono nel grande affare, non sapendo riconoscere nè verità nè qualità.
BUON BLACK FRIDAY A TUTTI.
NON DA ANTER, OVVIAMENTE.
DA NOI I SALDI SONO SEMPRE.
Da Anter, “adesso” che siamo in vendita di liquidazione, una gentile signora, ieri l’altro, mi ha chiesto se pratichiamo il black friday. “Non abbiamo mai avuto i saldi signora, e non abbiamo mai copiato da nessuno”, le ho risposto. Ma avrei voluto dirle ben altro. Le avrei detto che se solo fosse più attenta a quello che compra avrebbe capito che i nostri prezzi sono sempre stati imbattibili in rapporto alla qualità che offriamo. Le avrei chiesto come mai non sa valutare quello che ha comprato da me, come mai ha avuto il coraggio, ma non è l’unica, di chiedere lo sconto se vendita di liquidazione dovrebbe significare vendita per svuotare il magazzino, quindi tutto a prezzi bassissimi, molti senza ricarico o addirittura sottocosto. Ma appunto, vendita di liquidazione “dovrebbe significare” tutto questo, ma per molti di noi non significa questo. Dove sta la verità? Non saprei. Ovunque vedo anarchia. Ecco perchè mi appello all’importanza del sapere, se sappiamo riconoscere le cose, se siamo informati, difficilmente ci lasciamo ingannare.
—
Teresa d. – Ancora per poco, protagonista sulla scena di un lavoro che amo.