E’ sempre così, guardaroba pieno di vestiti e niente da mettere!
Ma è da quando viviamo che sappiamo del clima e delle stagioni, come mai è ancora un problema vestirsi in primavera? Trattasi della capacità di alcuni di trasformare in “problema” le cose naturali e che dovremmo saper affrontare con largo anticipo. Mi viene da dire che siamo lo specchio dei tempi e che, come la classe politica così poco decisionista intelligente e lungimirante, non siamo portati a risolvere i problemi ma a crearli. Ma basta prediche altrimenti sarò accusata di essere saccente.
Dopo il primo momento di sorpresa per il tanto desiderato raggio di sole primaverile, lasciamoci andare alla voglia di colore e di leggerezza. La parola d’ordine è: ABBINARE. Unire al caldo maglioncino di lana la gonna colorata e leggera e il giubbetto estivo o il classico intramontabile trench.
E se fa un po freddino ancora il cappotto o il piumino. La sciarpa anche se il vento resiste, o il nuovi foulard triangolari da legare alla nuca. E gli stivali in camoscio dai colori naturali che anche con gli abitini smanicati saranno perfetti.
Attente solo al brillio di certe calze coprenti sintetiche, non è piacevole da vedere. Insomma, mischiare, combinare pezzi del guardaroba invernale con capi estivi leggeri e colorati. Questo è anche un nuovo modo di vestire che lascia spazio alla fantasia e al desiderio del momento e asseconda meglio il clima variabile degli ultimi anni. Sapete che ci sono città nel mondo dove l’escursione termica varia in una giornata dai -2 ai 18 gradi? Proprio così. E le persone che vanno al lavoro escono con borse – sacca per poter effettuare il cambio di scarpe o di giacca. Basta averne consapevolezza e adeguarsi, tutto quì. Per i colori poi, se non vi fidate dei vostri occhi affidatevi agli esperti oppure al cerchio di ITTEN.
E se lo desiderate vestitevi pure a pavone, in primavera il colore mette energia positiva. Tutto questo senza perdere il senso dello stile che si traduce in un’attenta ricerca di semplicità e buon gusto.
Ancora convinte che non esiste la mezza stagione? Sbagliato, come molti luoghi comune.
E’ breve, ma esiste. L’ho sempre sostenuto.
Teresa d.