Se la meta preferita delle nostre vacanze è il mare, in estate siamo tutti tipi da spiaggia, vi pare?
La nudità ci accomuna un po tutti. Vicini di sdraio in un lido affollato con lettini in fila come una camerata siamo molto noi stessi. Da persone comuni a “tipi da spiaggia”. Un costume griffato è meno evidente di un vestito griffato. Siamo tutti più uguali.
Ma la “miss” si fa strada anche sotto il sole cocente, ha il tacco 12 e non traballa per niente, il bikini invisibile leopardato, ma trova sexy anche il bianco o un colore esagerato, ha il pareo trasparente abbinato, il corpo già unto ed è sempre abbronzata, il rossetto e il mascara acqua-resist, orecchini da star più collana e bracciale, pettinatura appropriata, cappello a falda larga o berretto a visiera, il telo la borsa e gli occhiali firmati, la sua crema è abbrozzante-idratante-snellente-resitente-uniformante-brillante-eccellente, le sue unghie perfette, le pose da star. Siamo tutti più uguali?
Il super-palestrato dai muscoli scolpiti, inverni di esercizi per mostrarsi allenato, bermuda – polo – berretto – sacca – occhiali – sandali – costume, telo, è tutto griffato. I capelli alla moda e la barba un po incolta per un look da selvaggio uomo sfrontato che non chiede mai niente perchè lui è un vincente. Se telefona parla anche in inglese, ha la moto o la bentley al parcheggio privato e il suo iPhone non è ancora per tutti venduto. Siamo tutti più uguali?
L’intellettuale uomo o donna che sia, arriva sempre puntuale sottobraccio il giornale, silenzioso e discreto, si sistema seduto o sdraiato, inforca il suo occhiale che gli avvicina lo scritto così non confonde il numero “sei” con “l’otto”, si spalma la crema che lo protegge e poi subito legge, Raramente si guarda intorno spaesato, ha la mente altrove e trova tutto esagerato. Siamo tutti più uguali?
L’isolato trova sempre un posto più in là, riesce a star solo anche in mezzo alla gente, si sceglie una sdraio o uno scoglio accomodante e si isola da tutti stando ore intere silenzioso e osservando. Siamo tutti più uguali?
Il seduttore ha un fare insolente e si muove sempre svelto e attento, mentre prende posto ha lo sguardo allargato e la sua preda è gia stata colpita. Intanto medita come va avvicinata. Ha il suo scopo e un obiettivo preciso e mentre prende il sole ha gia tutto deciso. Siamo tutti più uguali?
La pettegola ha sempre qualcosa da dire e nessuno intorno è immune dal suo riferire. Mentre guarda con sguardo curioso osserva tutto e trova tutto scandaloso. La tipa magra se la porta via il vento, l’anziana signora è rugosa e impacciata e si presenta sempre troppo spogliata, quella è grassa e sta tutta scoperta i rotoli abbondano e la gonna è un pò corta, l’uomo ha gambe magre e il costume ascellare sembra un fenicottero che sta per vacillare, quello è panciuto robusto e canuto e pare stare un po dispiaciuto, la bellissima del lido accanto ha un corteggiatore che è un incanto… Fonte inesauribile di critiche patetiche, molto analitica e mai sintetica. Mica siamo tutti più uguali?
L’indifferente sta in spiaggia con il suo occorrente, è silenzioso si adegua e non è insofferente. A volte partecipa a volte è assente ma non è mai irriverente. Quasi sempre educato si rotola al sole con fare annoiato ma è aggraziato e sempre beato. Forse sono un pò uguale. Ma siamo tutti più uguali?
Il maleducato alza la voce già da quando è arrivato, al telefono sbraita e ascolta sempre la radio a volume elevato, fa toilette all’aperto, si scaccola e spreme incurante perchè a casa non usa il guanto esfoliante, fuma sigaro o pipa mentre fissa una guapa, non sta attento alla sabbia ti insabbia e che rabbia. Guai averlo vicino di sedia, sarà un’estate da tragedia. Siamo tutti più uguali?
La famiglia chiassosa mattiniera e numerosa che allegramente prende spazio a iosa. Arrivano sempre urlanti e occupanti e fin da subito sono un po pedanti. La signora suggerisce, il figlio non ubbidisce, il padre lo richiama, il cugino esclama, la zia reclama, la sorella riprende, l’amica ha un alano ed è tutto un baccano. Siamo tutti più uguali?
Aspiranti tipi da spiaggia dal look esagerato e super-griffato, poco sdraiati per rendersi meglio esibiti, molto impegnati tra conversazioni e giochi raffinati, un pò dandy, andatura regale anche se nella sabbia si affonda, il bar è il luogo della loro esibizione dove meglio riescono nella loro affermazione. Siamo tutti più uguali?
Il “preferibile evitare la mia spiaggia”, politico nostrano bugiardo e villano, lui va spesso in vacanza con mezzi di ordinanza, per fortuna sceglie mete inaccessibili alla maggioranza e forse capirà di essere una minoranza. Preferisce gongolare su scafi in mezzo al mare o recintato in un finto castello innalzato con denaro rubato, la caletta privata per il notturno con gli amici di turno. Lui davvero crede che siamo tutti più uguali!
Ho dimenticato il tuo “tipo da spiaggia” ?
Teresa d.