Considerata ultima delle festività natalizie, seconda festa dell’anno dopo il 1 gennaio, onorata il 6 di gennaio in gran parte del mondo.
E’ L ‘EPIFANIA, e tutte le feste si porta via.
Origine probabilmente legata a tradizioni agrarie pagane, a personaggi fantasiosi come la germanica Berchta, la signora delle bestie, che secondo Grimm, insieme alla sua cugina Holda appaiono nei giorni tra Natale e i primi di gennaio e danzano come folletti portando benefici augurali.
Altra spiegazione alle sue origini riportano a una festività romana in onore del Dio Giano, il Dio degli Dei. A Giano fu dedicato il primo mese successivo al solstizio d’inverno, gennaio, che con l’introduzione del calendario Gregoriano è anche il primo dell’anno. E durante questa festa ci si scambiava dei doni.
La versione cristiana invece è legata ai Re Magi i quali, si dice, chiesero a una vecchia signora notizie sulla strada per Betlemme invitandola poi a seguirli. La donna si rifiutò di seguirli e pentita ancora oggi gira per il mondo chiedendo e donando.
Figura di antica origine quindi, vecchia perchè saluta l’anno vecchio, cenciosa perchè in certi paesi del nord Europa per salutare il vecchio anno si usava bruciare fantocci vestiti di cenci. Porta doni come gesto augurale e propizio per il nuovo anno, che sia ricco di fecondità e benessere.
Ultimamente ogni anno le dedico una filastrocca:
Sulle orme dei Re Magi
la Befana brutta e saggia
nella notte va a passeggio
e porta doni ancora oggi.
Sempre buona la vecchina
sorprende i grandi e i più piccini
carbonelle ai più monelli e ai più buoni cose belle.
Sempre avanti con l’età e sempre attenta alle novità
sa stupire tutti quanti con le cose sorprendenti.
Accogliamola festosi e…
REGALIAMOCI QUALCOSA!
Buona Befana.
Teresa d.
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