“Viaggiare è come sognare”. Solo che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato:
BOSTON, ma soprattutto BLACKSBURG, dove si respira cultura e dove il lusso è la semplicità.
Sono andata Negli Stati Uniti per motivi di “occasioni”, nel senso che non potevo mancare a una festa. E speravo di fotografare per voi il look-street degli americani che oltre ad essere sempre molto pratico e informale, nei cambi di stagione è così tanto variegato, nel senso che riescono a mescolare con disinvoltura capi estivi e invernali. Le signore bostoniane amano camminare nei loro stupendi parchi con scarpe comode e pantaloni larghi, borsa a tracolla e niente fronzoli, E non si fanno problemi se devono entrare nella stupenda marmorea Public Library o salire allo Skywalk del Prudencial Tower per fare una sosta culturale o una pausa caffè. Oppure inoltrarsi nella galleria ramificata al Prudential Center per curiosare tra negozi vari e negozi di lusso.
O magari entrare in una galleria d’arte della bellissima Newbury Street. Infradito anche con temperature invernali portati con maglioni di lana dai tanti giovani che animano la città delle università (più di 50), e anche se piove. Ma in America anche questa è una forma di libertà. Per chi ama lo shopping a prezzi eccezionali, nella centralissima Washington Street sl civico 426 c’è il centro commerciale FILENE’S dove nel seminterrato c’è il più grande negozio di saldi del mondo. I bostoniani lo chiamano The Basement o Filenes Basement. Ma anche lì le Wolford, che prezzi!
Ho trovato tutto un po caro, ma sono abituata ai prezzi all’ingrosso. Boston comunque ha un qualcosa per tutti, Sede di importanti università, di squadre sportive, ristoranti, musei, luoghi storici. Animata da studenti di tutte le nazionalità e interessi diversi la città è intrisa di cultura e vi si respira un’atmosfera intellettuale.
Come anche a Blacksburg, in Virginia, un piccolo centro tra verdissine colline ruscelli e valli dove la numerosa presenza di giovani studenti dell’università del Virgina Tech rende il luogo popolato e vivace. Ambienti casual come amano gli americani, caffè sempre pieni di studenti in jeans maglietta e sneakers, che stanno al computer con l’enorme bicchiere porta caffè con coperchio e cannuccia che sorseggiano mentre studiano. Solo di sera le ragazze invadono i locali con abitini modaioli e tacchi vertiginosi. Anche i più studiosi si concedono un drink servito in enormi bicchieri.
Cambiare luogo fisico è cambiare stato mentale. Ho apprezzato le stupende case in mattoncini rossi stile inglese nella zona residenziale di Beacon Hill, lo spazio fiorito e curato davanti a tutte le abitazioni, i grattacieli lucenti che si ergono maestosi affacciati sulle case basse, le passeggiate all’Esplanade sul Charles River, nelle strade di Back Bay e al Boston Common, la cultura scientifica che si respira nelle prestigiose università del Mit, di Harvard e del Virginia Tech.
Ho ammirato il fascino del vecchio mondo e il nuovo che inesorabile avanza nelle città americane. Quì il lusso è la cultura del fare e della semplicità. Ci andrei a vivere da subito.
Teresa d.
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