Per noi “regina” di sempre
Le ho dedicato la vetrina.
E il gran giorno è stato vissuto. Due giovani innamorati si sono sposati. Hanno detto si alla vita in due e all’amore consacrato.
La sposa avvolta in una nuvola di organza, ci guarda e si lascia guardare. Sottobraccio a suo padre percorre il viale addobbato tutto di bianco fiorito, spalancato al corteo nuziale. Nello sguardo commosso leggo il piacere e la gioia. Lo sposo lo incontra più in la, nella chiesa che li vedrà unirsi davanti a Dio, è in abito scuro.
Cerimonia semplice e partecipata. La solennità del rito va rispettata. Ma il prete dice cose a sproposito, ha trasformato l’omelia augurante in una pagina di cronaca angosciante. Sul sagrato il momento più bello, loro due tra applausi e riso, circondati di baci abbracci e smaglianti sorrisi. Protagonisti nella città di lei, gli sposi e i loro ospiti hanno bevuto l’aperitivo sotto il cielo azzurro davanti alla chiesa, poi la passeggiata e le foto di rito tra i portici cavesi di Borgo Scacciaventi. Attimi di vita di intensa partecipazione tra persone che hanno affetto da dare.
Poi tutti a cena. Bella la sala di ricevimento con tavoli apparecchiati in lungo d’avorio, male l’organizzazione per i tempi dilatati e la cena troppe volte interrotta. Belli gli sposi che non si sono lasciati prendere dalle cose intorno e si offrivano sorridenti agli sguardi ammirati dei presenti. Loro hanno volontà e determinazione, e amano il valore della semplicità.
Un Matrimonio non è esibizione, è solo autentica emozione.
Naturalmente ANTER ha vestito gran parte dei partecipanti. Nessun desiderio di lusso ad ogni costo, siamo pensanti e diamo spazio all’essere e non all’apparire. Lo stile non è legato alla “firma” ma al gusto di ognuno e a un certo modo di essere elegante nei gesti e nelle parole. “La moda passa, lo stile resta”. Io ho avuto l’ardire di osare il cappello di pomeriggio. Il protocollo lo vieta. Se non siete sufficientemente sfacciate e disinvolte non fatelo.
Cosa sarà il futuro? Poco importa, si affronta giorno dopo giorno. E io non sono Cassandra con le sue preveggenze ma auguro loro sapienza e ubbidienza, unione e indipedenza, gioia e speranza.
AUGURI
Siate sempre così vicini come due stelle alla luna.
Teresa d.
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