Archive for October 31, 2011

TIPOLOGIA DEL CLIENTE TIPO – DA ANTER E’ COSI’…

October 31, 2011

C’è una frase che ancora oggi viene ripetuta come verità assoluta a ogni nuovo assunto nel mondo, ( ammesso che nel mondo si ricominci a parlare di assunzioni ), ed è:

IL CLIENTE HA SEMPRE RAGIONE!

Va bene, il cliente ha sempre ragione perchè è colui che chiede e va servito come meglio possiamo e sappiamo fare. Ma vi siete mai chiesti quanti modi di fare diversi sono racchiusi in una richiesta? Ve lo diciamo noi, commessi di ANTER ABBIGLIAMENTO. Noi che facciamo un mestiere che amiamo, che abbiamo doti di ascolto e accoglienza, che abbiamo pazienza e rispetto per tutti, che abbiamo desiderio di accontentare e risolvere ogni esigenza. Dopo anni di esperienza a contatto con il pubblico noi siamo in grado di riconoscere la tipologia del cliente da come si muove nello spazio negozio, dalla sua espressione, da come ci rivolge la parola, da come si guarda intorno, da come tocca la merce. Ecco perchè ci permettiamo di elencarne pregi e difetti in una classifica che può essere condivisa o meno, ma che vuole essere una simpatica lista di modi di fare.

TIPOLOGIA DEL CLIENTE TIPO:

–  IL TIPO CONFIDENZIALE – cliente abituale, si aspetta sempre un trattamento di favore, a volte fa capire che il lavoro che fai gli è dovuto e tende ad approfittare del tuo tempo e della tua dedizione. Il contatto è amicale e cordiale ma qualche volta bisogna precisare che il lavoro è lavoro e la professionalità ha un valore.

–  IL TIPO ISTINTIVO – compra d’istinto la cosa che più gli piace, magari quella che ha visto in vetrina o ripiegata in scaffale se è del colore che preferisce. Guarda le cose che gli mostri con vivo interesse e ti guida per farti capire le sue esigenze, e sa decidere in un lampo se è quello che vuole. Persona intuitiva, consapevole e matura. Facile da servire.

–  IL TIPO PASSIVO – parla poco, sembra distratto, non sa spiegare cosa vuole, non  esprime velocemente un giudizio. Il venditore è suo nemico anche se lui/lei mostra tutta l’intenzione di comprare. Difficile stabilire un contatto e richiede tutta la nostra esperienza.

–  IL TIPO ETERNO INDECISO – non sa mai cosa veramente vuole, non sa scegliere e non si fida dei suggerimenti che continua a chiedere nonostante la diffidenza, e quando ha trovato il capo giusto non sa decidere quale taglia o quale colore gli sta meglio addosso. Meglio invitarlo a pensarci e ritornare per l’acquisto sperando che non chiede di rivedere quello che ha già visto e misurato il giorno prima…

–  IL TIPO CHE SOTTOVALUTA – non gli sta bene nulla, guarda tutto con sufficienza, non vuole mai provare perchè solo guardando il capo sulla gruccia decide che non gli sta bene addosso. Con gentilezza si cerca di far capire che siamo professionisti e che sappiamo quello che diciamo.

–  IL TIPO INCONTENTABILE – trova difetti ovunque, non ha fiducia, si lamenta di tutto anche di se stesso. Siccome dubita delle nostre capacità, meglio perderlo che trovarlo.

–  IL TIPO SOSPETTOSO – che di solito è anche un pò bugiardo, chiede a tutti un parere ma non ascolta mai, per lui/lei sei solo un venditore che a tutti i costi deve effettuare una vendita. Ma noi sappiamo che se diamo consigli sbagliati non ritornertà, e non lo facciamo.

–  IL TIPO MANIACO DEL CONTROLLO – ha bisogno di guardare la merce come per passarla ai raggi X. Filo appeso, bottone pendente, un alone o un’asola chiusa sono motivo di ansia e di dubbi. Preoccupati di tutto, pignoli ed esigenti, è complicato rassicurarli sul fatto che noi i problemi li sappiamo solo risolvere.

–  IL TIPO “SO FARLO ANCH’IO” – sa tutto ma non vuole fare niente, ha fatto il sarto negli anni A.C. e crede di sapere tutto di cucito e rifiniture dando suggerimenti e pareri a destra e a manca. Difficile da trattare poichè sa solo puntualizzare su tutto.

–  IL TIPO DA TRATTATIVA – sceglie con aria svogliata, ti ricorda che non gli serve nulla ma prova tutto, di solito poi vuole i capi più costosi ma poi è capace di stare ore alla cassa a chiedere lo sconto. Sono i più difficili da trattare ma per fortuna è una razza in via di estinzione.

–  IL TIPO PRETENZIOSO – entra sempre con la fretta e la pretesa di vedere in un attimo tutto quello che gli può star bene, irrispettoso del cliente che sta prima perchè tanto lui/lei deve solo vedere e poi ritornare con… Bisogna allontanarlo con educazione soprattutto se abbiamo altri clienti che attendono.

–  IL TIPO DO’ UN’OCCHIATA – di solito educato e silenzioso, ama guardarsi intorno con curiosità e rispetto, attende se si è liberi per fare domande e saluta cordialmente e ringraziando. E’ molto gradita la loro visita, da Anter sono sempre i benvenuti.

–  IL TIPO TRASANDATO – entra sempre vestito da lavoro, tutto il rispetto per i nobili lavori manuali ma non si può andare a fare acquisto di abbigliamento sudati e sporchi e pretendere di misurare. Gli si mostra la merce ma va persuaso a ritornare con calma per provare.

–  IL TIPO SEMPRE IN RITARDO – entra sempre un minuto prima dell’ora di  chiusura e lo sa bene perchè esordisce con “lo so che è tardi ma io faccio subito”. Raramente è come dice, di solito facciamo tardi per niente.

–  IL TIPO CHE LI RACCHIUDE TUTTI – simpatico, educato, esigente, critico, accomodante, indeciso, pignolo, diffidente, ripetitivo, ritardatario, lento , spendaccione. Riempie lo spazio di simpatia, esordisce sempre con la stessa richiesta ma poi compra tutt’altro. E’ una èpiacevole presenza e va seguito e assecondato.

E infine LUI – esiste ed è la maggioranza:

IL CLIENTE IDEALE

Educato, comprensivo, rispettoso. Ha molta considerazione di te, ha fiducia nelle tue capacità, ti ascolta volentieri, sa valutare, si conosce e sa quello che vuole, è entusiasta di provare anche le novità che la moda propone, decide subito per il “si” o il “no”,  apprezza la nostra educazione e ricambia con soddisfazione. Ovviamente noi siamo stati capaci negli anni di conquistare la sua fiducia. Lavorare per lui è facile e piacevole. ED E’ IL PIU’ AMATO.

E voi, di che tipologia siete?

Teresa d.

 

MODA – TRA UN PO DI FOLLIA E TANTA ALLEGRIA

October 27, 2011

 

Ieri da ANTER:

NON SO SE IL CLIMA O LA MODA CHE SONO IMPAZZITI.

TANTI ABITINI GIRO MANICA NELLE VETRINE!

Ma no, è semplicemente che la mezza stagione è questa, che esiste, e ci invita a vestire a “cipolla”.  Mixare capi uno sull’altro per poter affrontare il fresco mattutino e della sera,  ma poi togliere qualcosa da dosso durante il caldo di metà giornata. E’ un pò come per i twin-set, ma ora abbiamo l’abitino+magliettina coprispalle.

 

Oppure li possiamo indossare come l’antico abito-scamiciato, la maglia sottile+abitino smanicato.

Una linea che rinasce dal passato per riapparire con gusto rinnovato.

EVVIVA GLI ABITINI SMANICATI!

IN VENDITA DA ANTER QUESTO E  ALTRO ANCORA.

Vi aspetto per parlare di moda e di come vi sta.

Teresa d.

 

MOLTO MEGLIO PARLARE DI MODA…

October 22, 2011

 

Forse sono una privilegiata.

Stare tra le mura di un negozio

e poter chiudere fuori quello che mai vorrei vedere nè sentire…

Interno negozio ANTER

Un pò di scoraggiamento di fronte alla vita ogni tanto ci prende. Allora meglio parlare di moda, così si ritrova quel sottile piacere che sa effondere, quell’ironia che salta fuori da accessori bizzarri, la piacevolezza che emana un carrello di abiti nuovi, la leggerezza che si avverte ammirando una bella vetrina.

In questi giorni di autunno accennato, la pioggia, il cielo velato e la temperatura leggermente calata, il mio negozio ha ripreso la vita. Un via-vai di clienti costante , tutti presi dalla voglia di qualcosa di nuovo.

Interno ANTER

E così come la lana, regina negli scaffali d’autunno, rende tutto più caldo, soffice, morbido, lieve, anche noi chiedendo “qualcosa per me”, saremo leggeri, delicati, un pò fatui e vanesi.

EVVIVA LA  MODA!

Se diffonde sorrisi…

ANTER

ANtonio e TEResa

Due nomi accennati per unire insieme un progetto di vita.

Teresa d.

BLACK-BLOC

October 18, 2011

 

NO, NON E’ IL BLOCCO AL NERO TOTALE…

 

SOLO POCHE PAROLE PER MANIFESTARE IL MIO DISAGIO DI ESSERE ITALIANA OGGI.

 

Ogni volta che ci sono cortei di protesta per le strade del mondo, io capto che si vuole esprimere un disagio e portare all’attenzione “di chi di competenza” un problema da affrontare e possibilmente risolvere. Come mai non lo capta “chi di competenza”? Non ne è capace evidentemente. Ogni volta che questo accade per le strade d’Italia in questi tempi di crisi su tutti i fronti, io sento il dovere di partecipare ma il coraggio spento da una mancanza di idee chiare per soluzioni rapide. Come mai non ho le idee chiare? Sono come i politici evidentemente.

Senza aver seguito molto le vicende degli ultimi giorni perchè ogni tanto spengo il cervello per non sentire, ho la sensazione che qualcuno manovra gruppi di teppisti per indurli a infiltrarsi tra la gente che protesta per manifestare un malcontento generale che da anni attanaglia il popolo italiano. Gente che scende in piazza per invocare diritti e una governabilità che da anni non c’è. SI!, Perchè in questo paese nonostante c’è tanta gente che va a votare e paga le tasse, non esiste un governo e lo si deve invocare. Ed è questo il problema vero sul quale dibattere, e non parlare dei black bloc che se la polizia avesse avuto i mezzi e le autorizzazioni necessarie avrebbe potuto e dovuto bloccare.

Tutto il resto di parole è ridondante, ripetitivo, è il già sentito, è il nulla che tiene fermo questo paese da anni e non se ne può più.

Un’idea per una protesta che potrebbe essere silenziosa  civile e credo molto efficace?

FERMARCI TUTTI PER UNA SETTIMANA!

CHIUDERE ACQUA E LUCE

CHIUSE LE SCUOLE E GLI UFFICI

CHIUSI I NEGOZI E I BAR

NIENTE MEZZI PUBBLICI E TAXI – NIENTE METROPOLITANA

NIENTE AUTO IN STRADA E CAMION PER LE CONSEGNE

NIENTE BENZINA PER IL RIFORNIMENTO

TUTTI I LAVORATORI DI QUALSIASI CATEGORIA FERMI A CASA

E SOLO CON LE PILE PER LA RADIO E SCATOLETTE PER CIBO

SOLO INFERMIERI E MEDICI IN SERVIZIO PER GARANTIRE SOCCORSO E SANITA’

SOLO I SERVIZI FUNEBRI OPERANTI PER GARANTIRE SEPOLTURA A CHI “SE NE VA”

NON APRIRE NEMMENO LE FINESTRE PER CHIUDERE FUORI L’ARIA IRRESPIRABILE DI PUZZA DI INCAPACITA’

Una settimana. Solo una settimana e se non basta rifarlo una settimana  e spesso. E tutti, ma proprio tutti in tutta Italia, da Pantelleria ai confini estremi delle Alpi. E chi si astiene si capisce da che parte sta. Forse qualcuno capirà dove ci stanno portando.

Intanto mi permetto di omaggiare gli incapaci dei miei governanti di una statua: IL PENSATORE di Rodin. O forse no, mi diceva un amico che anche i tiranni sono pensanti. Allora dipende il pensiero da che parte sta. E farlo stare dalla parte del bene per tutti è una rarità. Cosa davvero complicata la sincerità…

Teresa d.

( io ve lo avevo detto che sono poco “fashion” e molto “life” – scusate le divagazioni ) .

 

 

IL MIO BLOG HA UN ANNO – GRAZIE A VOI TUTTI CHE MI LEGGETE

October 13, 2011

 

Esattamente il 14 ottobre 2010, il mio primo post: “LA MODA”.

 

SONO DAVVERO ONORATA DI RICEVERE LA VOSTRA ATTENZIONE

A voi che tenete traccia delle mie osservazioni, che anche di presenza quando siete al negozio criticate o approvate, a voi che siete tra le pagine di questo blog e che mi dedicate un po del vostro tempo, va il mio grande cordiale ringraziamento.

Da quando mi hanno regalato questo blog, omaggio dei miei figli, ho capito che mi piace scrivere.

 

SEMPRE UN BIGLIETTO ACCOMPAGNA IL DONO

Lo scritto che accompagna il dono

Gia lo facevo nei miei diari di viaggi e di vacanze e nei tanti scritti che chiamo appunti, cose così che andrebbero un giorno approfondite, pensieri filosofici, dediche e auguri, tante parole che stanno silenziose su fogli di carta di varia misura, lì nei cassetti e nemmeno uno solo. Prima o poi li riordino quei pensieri e li trascrivo nel web. Qui dove tante nuove parole corrono e hanno dato vita a un nuovo modo di fare informazione. Quì dove amo dare tempo e parole ai miei pensieri, quì dove scrivere per me è come parlare in silenzio, quì dove scrivo della mia esperienza di lavoro trentennale in ANTER, reparto dettaglio di abbigliamento, per permettere a voi di comprendere la realtà di un mestiere che amo.

 

Eccomi tra i manichini della vetrina estiva

 

E in deposito con Mena a fare lavori di scenografia

 

Quello che mi propongo? Intanto di dare una linea editoriale al blog. Comprendo che spazio tra argomenti vari, mi lascio guidare dal momento e dalle occasioni e sono poco, troppo poco “fashion” e molto “life”.  Insomma, non ambisco e non vi invito ad essere fashion nella maniera in cui ci viene proposto dalle pubblicità ingannevoli e che ci vogliono griffati a tutti i costi. Mi piace dirvi di essere voi stessi, è questo il vero fascino. E poi, ambizione troppo grande, avere sempre più lettori acuti nelle osservazioni, colti nelle citazioni, fedeli e assidui curiosi delle mie riflessioni. Come voi.

Vi abbraccio tutti.  Teresa d.

 

SON TUTTE BELLE LE DONNE DEL MONDO

October 8, 2011

MA COME STA BENE A LEI…

OGGI DA ANTER

IL VESTITO CHE VORREI PROVARE E’ QUELLO ADDOSSO ALLA PUPA

Quella con caschetto nero di capelli lucidi e carrè perfetto. Quella dal corpo bianco lucido rigido ma sinuoso scolpito perfetto. Quella dalle braccia lunghe dita affusolate e unghia lunghe smaltate perfette. Quella dalle gambe chilometriche sottili ideali agili perfette. Quella alta slanciata occhi allungati naso all’insù bocca carnosa precisa perfetta.

Io sono bassa, capelli disordinati, lo smalto levato, le gambe arrotondate, il giro vita allargato, e sono tutta ingrassata. Ma lo stesso uguale conforme corrispondente identico preciso vestito esiste anche per me: taglia 48. Lo provo e lo compro.

Ma come sta bene a lei…

E vero, lo stesso identico preciso vestito assume forma e immagine diversa e dipende molto da chi lo indossa, dalle sue forme e dal suo portamento. Addosso alle magre poi sta bene tutto. Così snelle anche gli abiti larghi e fluttuanti e tutto ciò che le sfiora diventa parte della loro esile bellezza. I manichini nella loro perenne statuaria fissa immobilità hanno un’aria sfrontata e regale che rende tutto addosso perfetto e come le modelle alimentano il sogno e il desiderio errato di essere uguali, statuari magri perfetti.

Ma noi siamo in movimento, siamo la vita, siamo unici.

Dobbiamo solo imparare a sentirci belle. A far bella una donna sono anche i vestiti, le creme di bellezza, gli unguenti prodigiosi, le collane d’oro, i capelli dal taglio adatto.

Ma siamo belle soprattutto se crediamo di esserlo senza ostentarlo.

Oggi da Anter, vestiti e parole.  ” Son tutte belle le donne del mondo se…”

Teresa d.

 

LE GIORNATE RICCHE DI MODA A MILANO – LO STREET STYLE

October 2, 2011

Si è conclusa senza troppo clamore la settimana della moda a Milano.

 

Ma si sa, gli appuntamenti del settore sono diventati talmente tanti che è difficile starci dietro. E poi pare che in tempi di recessione parlare di moda è superfluo. In tempi di magra valorizziamo i capi che abbiamo. In tempi difficili ritorniamo a vestire più giorni della stessa mise. In tempi come questi pare che “alt, un momento di pausa”! Di questi tempi stiamo imparando a rinunciare al superfluo. In tempi dove ci hanno insegnato a correre-correre-correre, ci siamo stancati di andare appresso alla moda?

Ma la moda è fantasia, e la fantasia è importante quanto il sapere.

E ci allegerisce la vita. Ci fa sognare. E i sogni aiutano a vivere.

W LA MODA ALLORA

E la città invasa da modelle e modelli, da furgoni sigillati che trasportano le collezioni, queste sono le pre-collezioni, rigorosamente tenute nascoste fino ad ora. E poi lavoranti di maquillage, dei capelli, di accessori, di P.R., di allestimenti e intrattenimenti, strade affollate da chi lavora e chi guarda. Un mondo di lavoro perchè come dicevo in un vecchio post, “ dietro l’apparenza frivola” c’è davvero molto lavoro per tanti.

E TANTO GLAMOUR

Perchè un vestito non è mai veramente solo un vestito. E’ personalità, stravaganza, ostentazione, classe, semplicità, frivolezza, volgarità, praticità. Può essere tante cose e parla di noi anche se ci ostiniamo a dire che l’abito non fa il monaco.

Nella settimana della moda oltre agli addetti ai lavori ci sono i curiosi che sono una scenografia interessante e intrigante. E oltre alle prestigiose o meno location che ospitano le sfilate le mostre e gli eventi, quello che di molto interessante si sta affermando, secondo me,  è “la strada e il suo stile”. Perchè pare che tutti sono impegnati a esibire un look particolare, a inseguire personaggi celebri, a mettersi in evidenza, a catturare un flash.

E poi c’è LUI, il fotografo dello street style, che ci darà il nostro piccolo momento di celebrità se riusciamo ad attirare la sua attenzione.

Scott Schuman

IL PIU’ FAMOSO

Pare che la cosa più fashion da fare sia avere un atteggiamento impegnato, un incedere sicuro, uno sguardo sfrontato.

Danila – testimonial Anter

E poi occhialoni, tacconi, cappelloni, cinturoni, braccialoni, anelloni, borsoni, colori accesi e tutto esagerato.

INTANTO SI FA NOTARE

Anche lei

La moda è anche un gioco. E in queste occasioni, e non al matrimonio della nostra amica, possiamo giocare.

Qui lo stile vincente è il BOHO SCHIC.

Teresa d.

DI NUOVO UN’ESTATE INFINITA – E L’ESTATE A MILANO HA SFILATO

October 1, 2011

Di nuovo l’autunno annunciato dal calendario non vuole fare il suo ingresso trionfale.

Speriamo di non ripetere l’autunno del 1999, uno dei più caldi degli ultimi anni e con temperature altissime fino a fine ottobre sia in Sicilia che a Bolzano. E di nuovo si parla di clima impazzito. E siccome è da tempo che si verifica l’estate allungata, non sarebbe il caso di rivedere il calendario delle stagioni? Ci staranno pensando i metereologi del pianeta spero.

Intanto la pioggerella di una notte con fulmini e tuoni è stata un bluff. Le vetrine di maglioni, sciarpe, berretti e guanti di lana ci fanno sudare. E’ sempre autunno, ma non per davvero.

I depositi ANTER straripano di “NUOVI ARRIVI” e mannaggia al “mi raccomando la spedizione, anche ad agosto ma con decorrenza”. I guardaroba sono pieni e anche disordinati perchè tanto “tra un po faccio il cambio di stagione e metto a posto”. I capi in lino li potremmo accantonare, il lino si sa è perfetto per la piena estate, ma 32 gradi “sono” piena estate. E allora che facciamo? Facciamo spazio al guardaroba?

E intanto a Milano è andata in scena la moda P/E 2012.

 

 

 

Grande appuntamento per gli operatori del settore divisi tra sfilate e incontri.

Tra le novità più evidenti direi che si ripropongono di nuovo abiti lunghi alla caviglia, morbidi e scivolati. Niente monocolore ma tanti colori brillanti come il verde smeraldo e l’arancio abbinati al beige e ai colori safari che restano sempre i preferiti dell’estate.

Tanto bianco/nero sempre molto raffinato presentato da Emporio Armani e non solo.

E poi ricerca e innovazione da parte dei produttori di tessuti che parlano molto di ecosostenibilità e mirano a produrre cose belle, ben rifinite e ricercate ma con materiali naturali o riciclati. E assicurano che sarà tutto 100% made in Africa.

Una moda etica insomma, discorso che di questi tempi sta a cuore a molti vista la crisi imperante di moralità. Ma etico vuol dire corretto prima di tutto e io mi auguro che non sia l’ennesimo sfruttamento di risorse e di popoli. Intanto alla Yesco, azienda storica che si occupa di energie alternative, la responsabile marketing Giulia Bruno è da tempo che propone e vende on-line prodotti ecosostenibili e naturali.

Sarà il Fashion Sostenibile il vero business del futuro?

Forse è meglio preoccuparsi prima che ci sia un futuro!

Teresa d.

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