Splendida Marilyn
A cinquant’anni dalla sua scomparsa il mito è più che mai leggenda.
Nata per diventare il sex-symbol del dopoguerra, la pin-up di quel tempo.
Le agenzie di stampa, i fotografi e la fabbrica dei miti misero in moto la macchina per fabbricare sogni, ma è stato anche grazie al suo singolare talento che Marilyn divenne una diva.
Una bellezza radiosa
Aveva una maniera di essere elegante che le permetteva di essere indifferente ad abiti e orpelli.
Sorrideva alla vita
Ancora oggi il suo viso, i suoi occhi, le sue labbra appaiono in tutti gli istituti di bellezza del mondo. Tanti gli artisti che vogliono somigliarle. Versi e canzoni a lei dedicati. Molti che si ispirano al suo modo di recitare. Sempre presente nelle pubblicità, nei video, nei film. Eppure dietro le foto patinate della star pare si nascondessse un’anima fragile e intellettuale, insicura e malinconica. Pier Paolo Pasolini disse di lei: “la tua bellezza sopravvissuta del mondo antico, richiesta dal mondo futuro, posseduta dal mondo presente, divenne così un male”.
E il suo destino volle che lei fosse soprattutto un’immagine.
Io non sono un’appassionata di cinema, ma leggo di tutto. E nel libro “Fragments” a lei dedicato ho letto una sua poesia:
“Vita”
ho in me entrambe le tue direzioni
Restando come appesa all’ingiù
più spesso
ma forte come la tela di un ragno al vento
esisto di più nella fredda brina scintilante.
Ma i miei raggi perlati hanno i colori
che ho visto in un quadro
Ah vita, ti hanno imbrogliata
Questa delicatezza d’animo mi commuove e per la prima volta percepisco di lei la donna e il suo mito.
( Grazie Anna Laura – il libro citato è un tuo omaggio )
Teresa d.