Archive for May 23, 2017
EVENTO ANTER-RACCONTO IN FOTO
May 23, 2017Cava dè Tirreni, 23 maggio 2017
RACCONTO FOTOGRAFICO DI UNA SERATA MAGICA
DOMENICA 14 MAGGIO 2017
ATELIER ANTER
SI COMINCIA COSI’
E’ la Festa della mamma. Franco Bruno legge le mie poesie “Mamma” e “Io sono mamma”.
ANNUNCIO LA PRIMA PASSERELLA
SI DIVIDE IN TRE TEMI:
LA COMUNICAZIONE-LE CRAVATTE DI FRANCO PORCASI-IL PRET-A-PORTER ANTER-ABITO DI MARIO FORMICA
Primo tema:
LA COMUNICAZIONE
Angelica e la sua inconfondibile originalità
Questo primo defilè di magliette stampate portate in maniera semplice con jeans e scarpe sportive,
sono il riassunto della moda secondo me.
La moda nasce da un desiderio, dalla fantasia, da un pensiero, dalla voglia di qualcosa di nuovo. Ed è allegria, è futuro, e anche quando guarda al passato è solo per prenderne spunto, per rielaborare e riproporre rivisti e corretti, i modelli che hanno fatto la storia del costume.La moda è arte, perchè proprio come l’arte si offre a un giudizio e apre a un pensiero.
La moda non è un dogma. Dobbiamo guardare e saper scegliere e decidere se quei modelli proposti sono adatti a noi, al nostro modo di essere, al nostro stile, alle nostre esigenze, al nostro gusto. E qui ci sarebbe da dire molto, ma il discorso si fa serio, perché sapere da cosa viene influenzata la scelta di uno stile, da cosa deriva il nostro gusto, da quali meccanismi si sviluppa il nostro modo di essere, è un discorso filosofico complicato. Tento di riassumere dicendo che il tutto è un sottile equilibrio tra personalità ed eleganza, tra cultura e conoscenza di se. E se si ha personalità, si è capaci di portare addosso qualsiasi abito. L’abito comunica e dice molto di noi anche se l’essenziale è quello che facciamo e non l’abito che portiamo.
Altro concetto fondamentele per non lasciarci intimorire dalle passerelle è che siamo noi che alimentiamo l’industria della moda. Senza di noi che scegliamo e portiamo in giro gli abiti nuovi, i nuovi colori, i nuovi modelli, la moda non avrebbe senso. Non siamo mica fuori dalla scena? E’ grazie a noi, ai nostri acquisti, che il sistema moda progredisce. Abbiamo il potere di decretare se un modello è bello o sarà un flop. E siamo parte importante dell’economia del fashion. E siamo sempre di moda se scegliamo cose che ci fanno “star” bene. Siamo sempre di moda se siamo persone capaci di amare, sognare, ridere, sperare, perchè porteremo nel mondo una gioiosa e costruttiva filosofia del vivere.
L’ultima frase è un omaggio al MARIC, il movimento artistico di sui faccio parte e che mi ha dato l’occasione di esporre arte pittorica e sculture nel mio negozio, per portare all’attenzione di tutti l’urgenza di riflettere sull’importanza dell’arte come mezzo di comunicazione fondamentale per il nostro pensiero libero. E di portare in passerella l’arte sartoriale di artisti notevoli quali Franco Porcasi, Mario Formica, Anna Morra.
Secondo tema della passerella:
Le cravatte di Franco Porcasi
Il maestro Porcasi ci parla della sua arte tessile.
Le cravatte di Franco Porcasi, dai disegni geometrici astratti e dai colori vivaci, sono lavori originali, unici, per questo preziosi e sempre attuali. Il maestro si lascia ispirare anche dall’arte bizantina e dai mosaici, creando forme raffinate e colorate sui tessuti più ricercati. Lui stesso, presente alla serata indossava una cravatta di sua creazione dal colore verde brillante molto particolare. Grazie maestro, è stato un onore per me averla nel mio atelier.
Terzo tema della passerella:
IL PRET-A-PORTER
( il pronto a portare)
LA PASSERELLA DEL PRET-A-PORTER SI CHIUDE CON L’ABITO-SCULTURA DI MARIO FORMICA
Spiego l’abito di Mario Formica.
L’abito di Mario Formica è un abito con parti meccaniche, con schede di computer. Io per prima avrei detto: che immettibile novità in passerella. Per poi riflettere e cercare di capirne il messaggio. Questo non è un abito da portare addosso, è un abito che si fa notare per la sua stranezza perchè vuole parlarci di qualcosa. Quelle parti di rifiuti tecnologici, quei rottami, quello scarto, può diventare altro. Forse deve, diventare altro. E questo Mario Formica lo vuole sottolineare. Quindi attenzione per la natura e per il riciclaggio, quindi continuità, come a dire che dal caos può nascere un nuovo ordine. Insomma questo abito è un messaggio, è una composizione artistica che si sottopone al giudizio, che ci fa riflettere. A ognuno il suo pensiero quindi. Ancora una volta vi dico che questa è l’arte, per chi la fa e per chi la guarda: esprimere un pensiero. Invitare alla felicità del pensare.
I vostri applausi danno vigore e sapore alla serata.
PRIMA DELLA SECONDA PASSERELLA DI CAPI ELEGANTI
IL MAESTRO VINCENZO VAVUSO CI PARLA DEL MARIC
Il maestro Vincenzo Vavuso – fondatore del Maric
Gabriele De Feo-socio onorario del Maric-socio del 42KappaRunning
FINALMENTE GI ABITI DI ANNA MORRA
Installazione di Anna Morra da Anter
L’artista pugliese di Canosa di Puglia Anna Morra, spiega la sua arte.
A piedi scalzi le modele per Anna Morra
Applausi per la creatività di Anna Morra
Anna Morra trasferisce i disegni dei suoi quadri su preziosi tessuti dando vita ad abiti setosi, leggeri e fluttuanti dai colori dalle tonalità affini, pennellate dalle sfumature cromatiche delicate o sgargianti. Oppure misti. Capi dai modelli semplici e raffinati. Molto più belli indossati che vederli sulle grucce.Quando la grazia incontra l’eleganza e la riveste…
E’ stato un onore per me presentare tanta bellezza.
LA SERATA CONTINUA
ANCORA POESIA
Franco Bruno legge le mie poesie sulla moda: “Fragilità di moda” e “Tu di che moda sei”.
Ancora applausi
POI LA PASSERELLA FINALE E’ DEDICATA AI CAPI DA CERIMONIA
SALUTI FINALI
Stefania Spisto-Presidente della casa editrice Il Quaderno.
Saluti finali con Franco Bruno e il maestro Vavuso
Il maestro Capozzi e il suo team
Grazie a tutti
Con la zia Giuseppina
Angelica-Make-up-artist
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Cosa direbbe Miranda Prestley ne “Il diavolo veste Prada” della serata Anter, non lo voglio nemmeno immaginare, non sono Miranda Prestley. Non sono Prada. Non sono nemmeno una firma d’autore nel pianeta moda. E non sono il diavolo. Ho sempre fatto la commessa nel mio negozio di abbigliamento dove sono un jolly, quelle figure professionali senza una qualifica precisa, che fanno un po’ di tutto e intervengono dove serve. La mia vita è qui, nel rettangolo negozio dove vi ho accolto con immenso piacere. Dove tra le tante cose da fare sono una instancabile collezionista di richieste: “Vorrei qualcosa per me, un abitino, che sia elegante ma semplice – sfizioso ma raffinato – sportivo ma classico – colorato ma scuro – economico ma prezioso – semplice ma non banale – seducente ma casto. E io non mi arrendo senza prima aver mostrato tutte le mie proposte. Liberi di scegliere.
Credo di poter dire che l’atmosfera sia stata briosa domenica scorsa nel mio negozio.
Resa interessante dalla lettura di poesie a tema, e qui devo dire grazie a Franco Bruno Vitolo che rende più bello ogni foglio scritto, e dal connubio con altre forme di arte quali la musica di Alfredo Capozzi, le foto di Oreste Petrone, le riprese di Ele Raiword, i quadri di alcuni artisti del Maric, ma soprattutto dagli abiti di Anna Morra, dall’abito scultura di Mario Formica, dalle cravatte di Franco Porcasi. Infine grazie al maestro Vavuso, fondatore del movimento Maric diventato un amico, per avermi concesso questo piacere di ospitare arte e cultura nel mio atelier.
Desidero ringraziare anche il parrucchiere Tony Lamberti che dietro le quinte ha eseguito alcune acconciature per gli abiti da sera. Antonio Senatore-scarpe per il supporto prestato ai piedi di alcuni modelli. Masmas Gioielli che non abbiamo utilizzato. I fotografi Oreste Petrone e soprattutto Annarita che con passione si sono prestati per la realizzazione delle foto che ho appena pubblicato. Ele Raiword per le riprese che presto vedremo. (Una fatica Ele lo so, miglioreremo a favore di camera, promesso). Grazie a tutte le ragazze e i ragazzi che hanno portato gli abiti in passerella. Grazie alle mie collaboratrici dietro le quinte: Rosanna, Virginia, Mina. Grazie agli artisti del Maric presenti. Grazie al pubblico, sempre numeroso e affettuoso. Grazie a tutti!
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Teresa d. – Sottolineare la bellezza è lo scopo di un abito. Ricercare la bellezza è un desiderio giusto. Stare tra le cose belle fa sentire più buoni. Al prossimo evento ANTER!
ANTER – ARTE E MODA – IL GIORNO PRIMA
May 22, 2017Cava dè Tirreni, 22 maggio 2017
RACCONTO FOTOGRAFICO
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SABATO 13 MAGGIO
(fin dalla mattina qualcuno ha disposto quadri – dopo la chiusura qualcuno ha spostato pareti mobili – qualcuno ha disposto sedie – qualcuno puliva – qualcuno imprecava per la stanchezza di fine settimana – tutti eravamo felici)
Grazie ragazzi.
ANTER – Quadri poggiati – Grazie agli artisti del Maric
ANTER – Tutto pronto dietro le quinte.
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DOMENICA 14 – ORE 10,00 CIRCA
I simpatici ragazzi esperti del suono.
A loro abbiamo affidato la parte musicale della serata.
Grazie ragazzi. Grazie maestro Capozzi.
ORE 17,50 Circa – I primi ospiti
A tutti coloro che mi hanno fatto notare che abbiamo oscurato la vetrina,
vorrei dire che non l’abbiamo oscurata, ma occupata con installazioni artistiche,
credevamo fosse necessario un messaggio di unione ARTE-MODA.
Invece a voi è sembrato un gesto di scortesia e non potendo guardare all’interno,
siete andati via.
Mi dispiace. E chiedo scusa.
Naturalmente vi aspetto al prossimo Evento Anter.
Teresa d. – Il racconto fotografico continua…
EVENTO ANTER – QUALCHE FOTO
May 16, 2017Cava dè Tirreni, 16 maggio 2017
ARTE-CULTURA-MODA
SUL TAPPETO ROSSO CREATIVITA’-RIFLESSIONE-POESIE-QUADRI-LIBRI
Le scritte – (frasi sulla moda scritte da me), un omaggio al Maric.
Questa è la mia maniera di comunicare.
E’ stato un onore per me ospitare la pittrice e stilista Anna Morra. (prima da sinistra)
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Questa è solo una anticipazione.
Mancano le cravatte di Franco Porcasi e l’abito di Mario Formica. Magari un video della lettura di poesie.
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Chi mi conosce sa qual’è la mia filosofia della moda.
Dico spesso alle mie clienti: vi siete mai sentite fuori posto con una camicia bianca e un paio di pantaloni?
Il minimal chic funziona sempre.
Ed è pure di gran moda
( …accessoriato di accessori vistosi… )
Teresa d. – Prossimamente altre foto.
14 MAGGIO 2017 DA ANTER – L’ARTE INCONTRA LA MODA
May 8, 2017Cava dè Tirreni, 08 maggio 2017
L’ARTE NELLA MODA?
PERCHE’ NO SE LA MODA E’ ESSA STESSA UN’ARTE?
La moda è arte nell’idea di un modello, nel disegno di un tessuto, nel ricamo, nella fantasia, nell’ispirazione.
L’abito prima di diventare abito incontra arte in tante altre occasioni.
Nella ricerca di uno slogan, nelle foto pubblicitarie, nella creazione di un cartellino, nell’allestimento di una vetrina.
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ABITI E QUADRI SARANNO AL CENTRO DELLA SCENA.
Quadri tra i vestiti disseminati o semplicemente poggiati,
un’emozionante spettacolo per gli occhi.
Poi gli abiti prenderanno vita addosso a uomini e donne per mostrarsi in tutta la loro
semplicità oppure originalità di un abbinamento insolito.
E’ LO SPETTACOLO CHE LA MODA ALIMENTA CON LE PASSERELLE.
“ARTE E MODA”
SONO UN CONNUBIO NATURALE UNICO.
E poi ancora
CULTURA E SOLIDARIETA’
Letture a tema per sottolineare l’importanza di aprire un libro,
di ascoltare una poesia, di riflettere sulle cose intorno a noi, di partecipare alla vita,
di essere solidali, sempre, verso chi ha più bisogno.
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BENVENUTI TRA ARTE E MODA
tra il piacere e la bellezza
tra cultura e solidarietà
Domenica 14 maggio 2017 – ore 18 – da Anter in Via Gramsci 2/10
Vi aspettiamo numerosi.
Teresa d. – Mai mancare agli eventi firmati Anter.
P.s. – Sento la necessità di spiegare che quando si parla di cultura non ci si riferisce al sapere tutto della storia e della geografia, di Dante o di Cesare, della scienza astrale o delle teorie di Darwin, del fiume più lungo o della catena montuosa più alta, di filosofi e letterati, di pittori e scultori, assolutamente no. Quando si parla di cultura ci si riferisce alla cultura del senso civico, alla cultura della pace, alla cultura della giustizia e delle pari opportunità per tutti, alla cultura dell’accoglienza e della solidarietà, alla cultura del “noi”, insieme e non divisi, alla cultura e alla bellezza del pensare e del decidere, ognuno con la propria testa senza subire influenze altrui, alla cultura della responsabilità, alla cultura dei diritti e doveri di ognuno, alla cultura del rispetto reciproco e verso ogni cosa della natura, alla cultura di vivere imparando ad affrontare e risolvere, imparando a donare un sorriso anche se pare che tutto intorno è una valle di lacrime, alla cultura del fare. Non cambieremo mai il mondo se prima non cambiamo noi stessi. Non esisterà mai il mondo ideale se non partecipiamo, anche noi, alla sua costruzione.
Non crediate che stare tra persone di cultura sia come stare in un mondo depresso, dove ci si annoia e si sta con le mani in tasca filosofeggiando chissà quali impossibili ideali o aspirando a chissà quali irrealizzabili desideri, o magari ripetendo tutte le nozioni acquisite per mostrare un sapere sterile e fine a se stesso con paroloni incomprensibili ai più, quelli sono i politici non le persone colte. Vi assicuro che c’è una bella differenza. E lo sapeva anche Platone quando affermava “Se i Re fossero Filosofi e se i Filosofi fossero Re”.
Sentivo il bisogno di esprimere questo pensiero. Teresa d.
MAGGIO – ANCHE L’ABITO SI FA A COLORI…
May 6, 2017Cava dè Tirreni, 06 maggio 2017
A MAGGIO NON E’ SOLO LA NATURA CHE ESPLODE IN VIVACI COLORI,
ANCHE LE STRADE SI COLORANO DI ABITI DALLE TONALITA’ VIVACI.
Tu di che colore sei?
QUESTO PARE ESSERE UN MAGGIO DI SOLE E ARIA TIEPIDA
VIENE NATURALE AVERE VOGLIA DI CAMBIARE I COLORI ADDOSSO
Lasciamoci sedurre anche dalle nuove fantasie, un impasto di colore da una tonalità all’altra,
sfumature cromatiche di colori sgargianti o delicati.
Tu quale fiore sei?
E poi,
sappiamo bene che inspiegabilmente certi modelli scompaiono per poi ricomparire rivisti e corretti.
La gonna lunga e larga.
( Meglio se magre con un pò di altezza )
Chi si ricorda della gonna pantalone?
( Assolutamente da evitare se non si è di altezza adeguata. )
Il ritorno dei pantaloni a zampa. Finalmente.
( Stanno bene un pò a tutte. Meglio se indossati con tacco alto. )
Pantaloni palazzo – li ho sempre amati
( Perfetti per tutte. Tranne se si è troppo basse )
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Lasciamoci ispirare da quello che ci piace addosso
e facciamoci coraggio,
il colore ci darà il primo tocco di primavera,
un nuovo modello ci farà sentire diverse.
Teresa d. – Evviva la nuova stagione!