Cava dè Tirreni, 29 ottobre 2018
PERCHE’ LA CRISI E’ ANCORA CRISI, E ANCH’IO LO SONO…
—
TUTTA LA VITA HO LAVORATO NEL MONDO DELLA MODA,
E MAI COME IN QUESTO MOMENTO MI SENTO DI AFFERMARE CHE IL CAOS E’ SOVRANO
Troppi colori visti in passerella, troppe lunghezze, troppe larghezze.
L’uomo androgino.
Mi aggiro in questo negozio dagli anni 80,
Nello spazio ANTER ho contribuito a proporre la moda per tutti,
a creare immagine e accoglienza
ho preso e riposto abiti, venduti tanti,
e non è mai stato molto complicato seguire i gusti e le tendenze,
non è mai stato così difficile rispondere a domande sulla moda.
E la moda si sa, si ispira spesso agli anni passati,
da molti anni sta rivisitando e riproponendo i mitici anni 70 spaziando dal 60 all’80,
dal bon-ton-allo stile hippy.
Anni 60
Pantaloni anni 70
Ma le proposte in passerella sono esagerazione, un’accozzaglia,
pare debbano scioccare un pubblico che secondo me è già scioccato,
dalla crisi e dai soliti irrisolti problemi sociali,
( scuole e ospedali fatiscenti, mancanza di lavoro, tasse altissime, immigrazione, inquinamento, clima impazzzito, futuro negato… ).
Passerella Gucci
Alcune di queste queste proposte che vogliono essere innovative e inneggiare alla praticità io le ho indossate,
sono una ex ragazza degli anni settanta,
e a differenza delle nuove trentenni, che pare sappiano indossare solo roba aderente,
ho indossato abiti lunghi da giorno, gonna pantalone,
pantaloni alla cavallerizza, svasati al fondo, a zampa o alla Celentano, si chiamavano così un tempo,
abiti di lana fino alla caviglia, ma aderenti e sexy, cappotti ampi da sopra,
e in estate invece, abitini di viscosa con spacchi laterali.
Ma il tutto aveva un non so che di molto femminile, forse per la prevalenza del colore unito.
Gonna-pantalone anni 70/80
Nelle ultime collezioni invece, spinti da irrefrenabile e audace desiderio di stupire,
i designer hanno deciso di colorare tutto a fantasia,
e hanno cambiato le proporzioni allargando e allungando tutto il nostro guardaroba.
E’ largo e lungo il maglioncino, è largo il pantalone, è svasata la gonna, è ampio il cappotto.
E come se non bastasse, ci invitano a sovrapporre senza regole,
e abbinare i colori senza timore di assecondare l’estro del momento.
Miscugli di colori in passerella
Non c’è uno stile, non c’è una tendenza, non c’è il colore moda,
tutto è moda in passerella, dove il caos regna sovrano.
E in strada?
Come al solito solo nelle grandi città le donne e gli uomini osano vestire alla moda.
La città è una giungla, è essa stessa caos urbano, luogo dove tutto si confonde.
Varietà di stili, mix di colori.
Mia figlia chiama questo nuovo modo di vestirsi: “mix and match”,
cioè pescare capi a caso dall’armadio cercando di abbinarli con gusto.
E chi il gusto non ce l’ha? Rischia di ritrovarsi in strada come un variegato Arlecchino…
Forse ci salveranno le paillettes
Il luccichio è sempre di moda
—
Cosa propone Anter?
Intanto noi non abbiamo mai abbandonato la moda classica,
Martina, Marika e Francesca in abiti Anter – inverno 2016
quella fatta di capi rassicuranti, quella che fa sentire a proprio agio, quella che non passa mai di moda.
E con l’inserimento di capi colorati e innovativi, proponiamo l’ampia scelta che abbiamo sempre avuto
per soddisfare ogni vostra esigenza.
Anter-passerella pret-a-porter-a-Bagnoli – ispirata alla nuova moda
A me personalmente piace seguire le nuove proposte, perchè mi è sempre piaciuto mixare.
Ma al negozio mi sono resa conto, già da qualche anno, che il nuovo stile non piace.
Anche se, ovviamente, non lo propongo per l’ufficio,
dove, secondo me, deve prevalere lo stile bon-ton, e il rigore deve essere una regola.
—
Per fortuna le vetrine del mondo sono sempre così variegate.
Liberi di scegliere!
Teresa d. – Vi aspetto per parlare di moda e di come vi sta. Bisogna provarli, i nuovi modelli, prima di decidere che non piacciono…
P.s. – Saremo impegnati a intagliare la zucca per adornare casa, oppure a provare un costume o un trucco horror per festeggiare Halloween, o con la valigia per onorare i morti se la festa che tra qualche giorno arriva in calendario, è occasione di vacanza. Comunque siamo occupati, rivolgeremo un pensiero ai nostri cari che non sono più, assenti, ma presenti nei ricordi ogni volta che vogliamo. Ci leggiamo a metà novembre. Siate sereni.