DICEMBRE – MENO MALE CHE C’E’ IL NATALE

Cava dè Tirreni, 03 dicembre 2018

PERCHE’ DICEMBRE VUOL DIRE NATALE

E GIA’ DA TEMPO E’ INIZIATA LA CORSA AGLI ADDOBBI.

Sempre con più anticipo le città si offrono ai nostri passi e ai nostri occhi in confezione natalizia.

La città di Salerno – Largo…

Da tempo, tutto ci ricorda  di cosa “dobbiamo” aver bisogno

per vivere alla grande la festa più importante dell’anno.

Quella che un tempo era tutta racchiusa in una notte di attesa.

Quanta magia nelle case, e quanta euforia, si respirava la sera della vigilia quando dopo cena

si aspettava riuniti intorno al tavolo grande, giocando a tombola, l’ora della mezzanotte,

quella che annunciava la nascita di Gesù.

Il gioco della tombola, da me un pò sopravvive.

E di ritorno a casa, se si andava a messa,

il primo gesto era quello di prendere il bambinello in gesso,

rimasto per un anno incartato nella carta bolle,

e di baciarlo

prima di collocarlo nel posto fisso del presepe.

Perchè un tempo, cattolici o meno che si era, Natale era famiglia

e tutti i passi portavano a casa per condividere insieme, tra un broncio e un sorriso, tra vizi e virtù

i giorni che celebrano la nascita di Gesù.

Adesso Natale è troppo di luci, di ghirlande, di cibo, di viaggi, di amici, di ferie,

di feste, di dolci, di regali, anche di famiglia, ma tutto è così dilatato,

è una ricorrenza che dura dai morti a Sanremo.

Meno male che ci sono anche quelli che provano i canti per la notte di veglia,

e quelli che preparano recite e poesie a tema.

E ci sono quelli che vorrebbero scappare dal clima euforico di corse e di stress,

dal traffico impazzito, da tutti per strada, dalle cene aziendali, dai pranzi senza fine e dallo scartare regali.

MA MENO MALE CHE C’E’ IL NATALE.

Così tutti si diventa ospitale e il momento conviviale mi sembra vitale per dedicarsi a un rituale,

o per lasciarsi andare ai giorni di festa tra lucine intermittenti

che accompagnano le sere a passeggio tra vetrine che grondano abbagli

mentre il cuore cerca un altro spiraglio.

E’ SEMPRE STATO COSI’,

e come ogni anno, mentre mi adopero tra casa e lavoro, mentre sono presa da bacche e decori

rifletto sul senso della festa più sentita dell’anno.


E mi dico che si, va bene così, se ognuno già pensa e organizza il “chi sta con chi”

o al regalo da fare e al menù che soddisfa di più.

A OGNUNO IL SUO MESE DI DICEMBRE IDEALE!

 

Teresa d. – Cominciate a pensarci, prima o poi Natale arriva…


 

 

 

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