Cava dè Tirreni, 07 marzo 2021
BISOGNA PARLARE ANCHE AGLI UOMINI,
CHE NON SANNO PARLARE DI DONNE E ALLE DONNE
Lasciateci fiorire
C’è un infinito
che scorre in ogni donna
di cose fa fare o irrisolte
e anche nei sogni
che mischio e confondo
dentro il rito dei giorni
lo sguardo stupito
un passo a mezz’aria
io non sono perfetta
e ho giorni sbagliati
ma infilo nelle scarpe la mia forza
che non sa arginare la ferocia
se perdi il cuore
io cerco giorni esatti
mi manca quello che vorrei sentirmi dire
qualcosa di unico e salvifico
quando per te l’amore è una parola sorda
quando lotto per essere compresa
nessuno sa ascoltare
i pensieri e i desideri delle donne
lasciateli fiorire
ricreeranno il mondo.
—
DOMANI E’ LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA
E già da diversi giorni si parla di problematiche femminili, sempre le stesse.
Come il diverso trattamento salariale sul lavoro, la mancanza di asili e di una scuola più inclusiva e che segue gli orari di lavoro dei genitori, sgravi fiscali per gli aiuti domestici, possibilità di accudire familiari bisognosi senza perdere il lavoro, ma soprattutto il niente o poco che incontrano quelle che non si sanno difendere quando ricevono maltrattamenti, quando vengono perseguitate, umiliate, oltraggiate, abusate, aggredite. E troppe volte UCCISE! E’ sempre poco quello che si riesce a risolvere, perché quando una donna denuncia abusi e minacce viene sempre prima di tutto giudicata e poi l’attenzione si sposta sul reato. Un atteggiamento riprovevole e volgare che ha la maggioranza della gente, anche alcune donne stesse, e quello che più ferisce, anche da chi è preposto a proteggerle e a punire gli artefici dei reiterati soprusi nei loro confronti. Però di donne ha parlato Draghi nel suo discorso di insediamento, ma nel tempo del Covid ancora una volta sono le donne le prime ad essere allontanate dal mondo del lavoro, però ci saranno per lei parole meravigliose e buoni propositi, e domani rametti di mimose sulle scrivanie, appuntate ai baveri e in ogni vaso. Io vorrei solo essere libera, essere ascoltata, compresa, essere amata per quello che sono, che so fare e che so dare.
QUINDI VI PARLERO’ DI UOMINI, INTESO COME ESSERI UMANI
O forse no, diciamo uomini intesi come erano o come li ho visti e li vedo io.
Che però ne frequento pochi, ma ne conosco molti, e ne ho sposato uno.
Insomma, vi parlerò di uomini a modo mio, in poesia.
—
Ho evitato corteggiatori seriali,
i collezionisti, quelli da parata
e i finti innamorati.
Tutti gli altri, un poco li ho amati.
Ho evitato pure scoraggiatori seriali,
i furbi, quelli bugiardi
e i finti buoni.
Tutti gli altri, credo di averli amati.
Teresa d.
—
Amore anni ’70
(sono una ragazza di quegli anni, non conforme, ma anche troppo poco combattiva)
Io non sono le altre
non sono griffata
non conosco la dieta
non ho chiare le idee
non sono stata ai cortei
non esco da sola
non tardo di sera
non lo voglio il passaggio
nella tua Fiat nuova
non bevo e non fumo
non so nemmeno ballare
al cinema non ci posso andare
è nella lista delle cose da non fare
non mi posso nemmeno truccare
e sono un ingorgo di parole,
non sono una ragazza ideale.
Dove vivo?
A un passo indietro da tutto
raccolgo ciò che mi cade dal cielo
non vado oltre il sentiero
mi lascio guidare
non aspettarmi all’uscita di scuola
mi hai atteso oltre il muro
di nascosto mi guardavi di schiena
mi hai baciata a primavera
dicesti che ero tutti i suoi fiori
avevo i prati e mi mancava il cielo
vedo pezzi di noi con le ali
l’anima tremante che vola
il bello del mondo che attende
te che consoli paure
sono rimasta abbracciata al tuo cuore
mi hai insegnato libertà e slancio
tutto quello che ci piace dell’amore
e sei ancora stupore.
Uomini come te, preziosi e rari.
Teresa d.
—
Uomini
Sfumano spettri di ieri
parabole di forza e di comando
ladri di amori
tra civetterie e segreti bisbigli
donne attendono nell’ombra
uno sguardo che conduce altrove
qualcosa fa tremare il punto croce
educande educate alla purezza
alla cura nel servire e nel gestire casa
quando ci siamo radicate nella vita
il re riduce l’urlo in belato
qualcuno scappa
qualcuno uccide
qualcuno si salva e cerca di capire
la parità disorienta e fa paura
di non valere
di non potere
di invecchiare
piccoli o grandi
ognuno i suoi mezzi
tutti amano ancora
qualcuno solo illusioni
qualcuno inviti reali
qualcuno storie virtuali
nei nostri segreti
ci sono sempre loro
quelli innamorati dell’amore
uomini che ci confondono
nell’eleganza di un corteggiamento
che ci accompagnano
la prima volta che siamo donne.
Teresa d.
—
Le tue ragioni
Tu credi
nelle buone intenzioni
nella religione
nel tuo modo di operare
io no, io solo a tratti,
e non mi rassicura
la tua certezza
e odio quella convinzione
del così fan tutti
e guai, a dirtelo
che hai torto,
m’inviti alla ragione
e anch’io t’invito a ragionare
e siamo qui per delle ore…
Teresa d.
—
Spacconi anni ’70
Come stormi
quei nugoli di facce senza nome
complici in brontolii ammiccanti
si radunavano alla vista,
già da lontano
gli occhi puntavano il bersaglio
e le bocche sussurravano sommesse
fiato sprecato di morbosità opprimente
“sei bona, che belle cosce, ti vorrei sposare”,
illusi di corteggiare
recitavano parole crude, superficiali, senza cura,
all’orecchio di donne interessanti,
non ha lasciato eco per fortuna
quella goffaggine, anzi,
tra le osservate oggetto dei bifolchi
solo qualcuna vagamente era orgogliosa
in maggioranza si era infastidite,
il resto erano quelle escluse
e solo qualcuna era gelosa.
Teresa d.
—
DA ALLORA E’ CAMBIATO MOLTO
Sono cambiate le donne,
che finalmente inseguono la libertà, i diritti, la parità, ma molte non sanno che inseguire la parità non vuol dire imitare gli uomini.
Peccato!
E sono cambiati gli uomini,
che per piacere alle nuove donne si sono un po’ effeminati, qualcuno ha perso sicurezza e molti credono di dover proteggere l’amore con il possesso.
Peccato!
Oggi pare di non capire più niente l’uno dell’altro e meno ancora dell’amore.
—
Teresa d. – Evviva le donne, calciatrici o muratori, determinate e sincere, frivole o barocche, e con la dolcezza di un frutto maturo.